Per preservarne al meglio l’aroma, è consigliabile riporlo in un frigo non troppo freddo avvolto da carta da cucina, da una garza o da un panno leggero inodore e posto dentro un contenitore di vetro ben chiuso per circa una settimana al massimo se è bianco, per due o tre giorni in più se è nero. La carta dovrà essere cambiata ogni 1/2 giorni per evitare che assorba l’umidità dal tartufo e faccia nascere muffe che possono portare il tartufo a marcire.
Esistono anche tecniche di conservazione del tartufo alternative rispetto a quella tradizionale. quella di congelarlo, intero o grattugiato ma preferibilmente sottovuoto, però occorre essere consapevoli che parte del suon inconfondibile aroma andrà perso. In questo caso il tartufo rimarrà buono per circa 12 mesi e, una volta tirato fuori dal freezer, dovrà essere grattato o macinato il prima possibile, senza che si scongeli completamente.
In freezer possiamo conservarlo anche sottoforma di burro tartufato, prodotto facendo prima sciogliere e poi solidificare del burro, delle scaglie di tartufo e due pizzichi di sale, o di salsa, unito a olio extravergine d'oliva scaldato insieme a uno spicchio d'aglio e a un po’ di sale. Possiamo conservarlo sott'olio, mettendolo in un barattolo e ricoprendolo completamente: con questa tecnica potrà durare fino a 10 giorni.